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Omicron 5, i sintomi a cui prestare attenzione e il parere degli esperti

Variante Omicron

Nuovamente in rialzo i contagi Covid a causa della nuova variante Omicron 5: sintomi e durata.

Torna l’allarme Covid in tutto il mondo. Non che se ne fosse mai realmente andato, ma nelle ultime settimane, complice il “liberi tutti” cui si è assistito in gran parte dei Paesi, sembrava ormai che l’incubo fosse alle spalle. Invece, il virus è tornato prepotentemente a destare preoccupazione e a far rialzare le curve dei contagi, in Italia come in altre latitudini. E la colpa è soprattutto della nuova variante, ribattezzata Omicron 5 (BA.5).

Stando alle ultime rilevazioni dell’Oms, questa variante sarebbe infatti più contagiosa delle precedenti, e starebbe portando a un nuovo riaffollarsi dei reparti ospedalieri nel nostro Paese. Ma quali sono i sintomi e cosa sappiamo finora?

I sintomi della variante Omicron 5

Al momento la situazione non prevede un ritorno imminente di restrizioni, ma la preoccupazione resta alta, soprattutto tra gli esperti. La nuova variante, infatti, pur non risultando meno pericolosa rispetto alle precedenti, avrebbe una capacità doppia di contagiare. Stando a quanto spiegato dal professor Pregliasco ad AdnKronos, infatti, il virus starebbe seguendo la via naturale della maggior contagiosità per cercare di sopravvivere.

molecole virus covid
molecole virus covid

Per quanto riguarda la sintomatologia, non si discosta molto da altre varianti già conosciute. Tra i più comuni indizi del contagio ci sono la febbre, la sensazione di spossatezza, dolori muscolari e articolari e forme di raffreddore e mal di gola forti. Qualche paziente ha lamentato anche disturbi gastroenterici, mentre sembra meno probabile la perdita di gusto e olfatto.

Cosa sappiamo su Omicron 5

Per il resto, sappiamo che l’incubazione si aggirerebbe sui due o tre giorni dal momento del contatto con la persona infetta, ma che potrebbe prolungarsi anche fino a 14 giorni. Per quanto riguarda la contagiosità, l’indice R0 con questa variante sarebbe salito fino a 15, a livelli mai raggiunti prima, se si pensa che con Delta, variante già molto contagiosa, si era arrivati a 7.

Tuttavia, questi numeri molto importanti potrebbero destare poche preoccupazioni. Secondo quanto riferito dall’infettivologo Matteo Bassetti al Quotidiano Nazionale, dall’estero arriverebbero buone notizie: i contagi sarebbero sì molti, ma con sintomi lievi, che dopo tre o quattro giorni dovrebbero passare senza eccessivi problemi.

A preoccupare è però l’occupazione delle terapie intensive, che sta cominciando a risalire, e contemporaneamente una resistenza di questo virus agli anticorpi sviluppati sia tramite precedenti infezioni che tramite vaccinazione. Anche per questo motivo le aziende sarebbero al lavoro per un aggiornamento ulteriore del vaccino, e stando a quanto riferito dal Time, entro agosto Moderna dovrebbe rilasciare un siero in grado da proteggere dalle varianti BA.4 e BA.5.

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ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2022 11:56

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